in questo post intendo analizzare quali possono essere le cause dell'apparente riconglionimento generale che sembra colpire il mondo (il cosiddetto mondo civilizzato). sintomo interessante lo sfasamento tra vista e udito, riscontrabile quando le orecchie sentono cose che non coincidono con ciò che vedono gli occhi. andando per punti:
* delegittimizzazione della violenza
* distorsione del sapere
* separazione dei ruoli
* delegittimizzazione della violenza:
siamo ormai abituati a vedere la violenza come un oscuro male dettato dall'ignoranza e dalla prepotenza. questa visione, peraltro concepibile, non tiene però conto della necessità dell'uomo di esprimere se stesso in ogni direzione. ancora peggio si dimentica che la pace, senza violenza perde di senso. intanto è giusto specificare che non ne esiste una sola forma, quella fisica; infatti la violenza si definisce come una qualunque prevaricazione da parte di uno o più individui della volontà di qualcun altro. distinguendo subito la violenza gratuita, quella appunto del prepotente, dell'ignorante, dalla violenza come atto di sopravvivenza sia fisica che psichica già notiamo come, togliendo la possibilità di agire violentemente, si mini la capacità di ognuno di decidere liberamente della propria vita, essendo l'individuo obbligatoriamente pacifico incapace di ribellione. è anche interessante notare come, nelle civiltà moderne, l'unico legittimo detentore del diritto d'esercizio di queste pratiche sia il potere costituito. ma se la violenza è mezzo indispensabile alla ribellione (quindi alla salvaguardia di quello che potremmo definire il limite morale del singolo) il monopolio della stessa da parte del potere risulta già un eccessivo accentramento di forze, che potrebbe (in realtà senza condizionale) essere il preludio di una situazione di non ritorno. si prenda come esempio la perdita di significato di concetti come indignazione; al giorno d'oggi non siamo più capaci d'indignarci, tutti sappiamo della misteriosa (con un po' di realismo neanche tanto) origine del patrimonio del nostro attuale presidente del consiglio, ci diciamo indignati, ma questa nostra reazione non produce conseguenze. sappiamo che mastella è un mafioso, eppure era ministro della giustizia. sappiamo che i parlamentari sono pregiudicati, o indagati, alcuni anche condannati, ma continuano a stare in parlamento. questo perché l'indignazione poggia le sue basi nella successiva reazione violenta, atta a rovesciare la situazione ritenuta intollerabile. intollerabile. non tollerabile. permettetemi, ma non tollerare una situazione significa non essere più disposti a vederla riproposta, protratta ancora nel futuro. questo necessariamente implica una reazione violenta che RENDE IMPOSSIBILE il ripetersi dell'evento. bastano quindi questi pochi esempi per poter delineare un quadro preciso, un disegno tutt'altro che casuale. e come sempre per capire chi è l'artefice di un progetto, basta vedere a chi conviene.
conseguenze sul singolo: non esiste privazione che non porti a un disequilibrio. togliendo la possibilità di esprimere violenza quando necessaria, questa uscirà incontrollata in momenti che in realtà non ne richiedevano l'uso, favorendo ulteriormente la demonizzazione della stessa.
* distorsione del sapere
una delle tecniche più efficaci per impedire la corretta analisi di una situazione consiste nell'insegnare cose volutamente sbagliate. i bambini sono il nostro futuro! bene, quindi se l'obiettivo è quello che i bambini di oggi non diventino pericolosi domani, bisogna costringerli ad imparare a memoria nozioni fittizie. la scuola dell'obbligo (essendo per l'appunto obbligatoria) garantisce che tutti, nessuno escluso, debbano ripetere per i primi 13 anni della propria vita queste nozioni. escludendo le materie più scientifiche (matematica, fisica, etc.), per lora natura dimostrabili, si riempie la testa degli scolari con informazioni e comportamenti atti a togliere ogni mezzo necessario al ragionamento in forma causa-effetto, negando l'evidenza dei fatti. si evita per esempio di insegnare che la storia non è altro che il rapporto di tre elementi: soldi, potere, religione. dove il potere punta ai soldi e la religione al potere. quindi soldi. si evita accuratamente di nominare la massoneria, presente praticamente in tutti gli eventi storici della nostra parte di mondo, mascherando ogni evento di finti moventi e falsi moralismi. scusate, dimenticavo che a volte la causa può anche solo essere la follia di un singolo. è facile capire che non sarà possibile per un individuo educato in questa maniera individuare nel suo presente i reali moventi di chi lo governa, essendo il suo metodo d'analisi fondato su concetti esistenti solo sui libri di scuola.
* separazione dei ruoli
prendendo sempre come esempio la storia (non ce l'ho con lei, solo si presta bene), osserviamo come viene usata. ci viene insegnato che la storia serve per capire il presente e, di conseguenza, il futuro. viene in questo modo fatta passare come mezzo di comprensione, ribaltando la situazione, cercando cioè di farla passare per la chiave della comprensione degli eventi. in realtà essa (immaginando che la storia che conosciamo rispecchi effettivamente gli eventi passati) non è altro che un elenco di avvenimenti, cioè non il mezzo d'analisi, ma il dato d'analizzare. infatti andrebbe analizzata con una visione a 360°, composta da psicologia, antropologia, sociologia, teologia e possibilmente da tutto lo scibile umano. invece assistiamo ad una sempre maggior separazione di queste materie (già il solo chiamarle materie), ad una crescente specializzazione, formando così individui inadatti ad un'analisi completa. avremo quindi uno psicologo, un antropologo, un teologo, figure particolarmente competenti nel loro settore, ma incapaci di tirare le somme, di riunire i fili (si, ormai son tanti) del discorso.
avremo un numero sempre maggiore di specialisti preparatissimi, ma molti meno uomini, dove per uomo s'intende individuo in grado di ragionare, non essendo il ragionamento divisibile in materie.
non voglio tirar conclusioni o meglio, non mi interessa molto comunicarvele, ognuno le tragga per se. ricordate solo che nulla potrà mai insegnarvi alcunché meglio dei vostri occhi (attenzione invece con le orecchie, di palle ne vengon dette parecchie).
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