31 marzo 2007

pensando al futuro

l'apatica ricettività che mi ha posseduto in questi giorni sta lentamente scemando, lasciando vacante e vagamente caldo un posticino nel mio cervello. nicchia di fantasia informe presto caduta agli assalti del nuovo, dell'innovativo. dell'ignoto.
trovo terribilmente interessante, oltre che un po' snervante, il mio ricadere sempre negli stessi meccanismi. ingranaggi atti a proteggermi che in realtà fanno sembrare ogni mio gesto una follia. questo perchè non hai visto cosa volevo fare realmente. quello che è uscito ne è una vaga ombra, e certamente il ricordo non darà onore al gesto. ma penso che avrei suscitato più scalpore diventando davvero nuovo, davvero me stesso. davvero, non credo di poterlo fare così tutto di un colpo. mi scopro a sognare disgrazie, cataclismi che sconvolgano la mia vita, togliendomi il peso di una scelta che ho fatto e che continuo a rinnovare giorno per giorno, liberandomi dall'orrido pensiero che possa essere solo colpa mia. quando troverò il coraggio di buttare via la mia vita, come amano definire questa necessità potatrice, allora sarò davvero libero. allora sarò veramente vivo.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

amo le nostre chiacchierate con birra e siga in giro per torino.bella steff.!!!

gordon ha detto...

ehehe... quando poi lo sfondo è piazza vittorio!