25 gennaio 2007

tutto è perfetto

sembra un gioco di parole,
ma davvero tutto è perfetto...
anche quando non capisci
anche quando stai male
anche quando sei la peggior persona del mondo,
tutto, il tutto
continua imperterrito nella sua peferzione.
soprattutto è sommamente perfetto
il nostro errore, il nostro credere
nell'ingiustizia come fosse vera.
lampi, questi sono lampi,
un falsh, vedi, e poi via, di nuovo nel buio.
flash, buio... flash, buio.
peccato che la perfezione si veda
solo in quell'istante, con gli occhi
un po' accecati dall'abbaglio,
sarebbe più facile andare dove vogliamo
con la guida della luce...
ma temo non servirebbe a niente.
non credo che una strada come quella
riuscirebbe a fortificarci, ad insegnarci
che anche nel buio più totale
attorno a noi tutto è perfetto.
anche il buio è perfetto.

23 gennaio 2007

mea culpa

il peso di uno sbaglio,
non sai quanto brucia.
è meno doloroso
continuare a credere in te stesso
che scoprirti errante,
affidato al caso del momento,
colpevole di esserti abbandonato
ad un te stesso ormai passato.
non chiedo scusa,
dico grazie...
l'opportunità offertami
di capire il mio errore
di affrontare la mia colpa.
il peso di una parola
chi poteva mai pensare...
io.
io potevo.
e non l'ho fatto.
e non solo non l'ho fatto
ma neanche l'ho pensato
neache mi sono accorto
di quanto ho sbagliato.
avrei scuse da portare
ma poco si addicono alla mia situazione
alla condizione di chiede perdono
di chi, dopo uno sbaglio,
vuole il confronto
il dialogo aperto
di chi non ha subito affronto.
ma tu l'hai subito
e dalla mia bocca
e queste parole
neanche spero che tu legga,
sappi solo che mi disgusta
aver colpito
con le mia azioni
una persona onesta.

18 gennaio 2007

.

vive rovine di antiche civiltà
nuove rovine di città già morte
da capolinea a capolinea

linea51_porte.palatine/falchera

17 gennaio 2007

into my mind

l'idea mi venne così, per caso, e anche per colpa
delle condizioni quantomeno particolari in cui
mi trovavo... rimasi folgorato dall'influsso dei
miei occhi e, per un istante, mi vidi dentro.
il tutto poi successse così, all'improvviso, mentre
cantavo con la faccia seria guardando il mio
riflesso esibirsi in un'overture d'espressioni
da primato. infatti mi venne così l'idea, mentre
notavo con stupore quanto i miei occhi fossero rossi.
che idea poi, cercare di ripetere artificialmente
quanto prodotto dalla tua mente a livello subconscio.
comunque lo feci, e la mia anima porta ancora
il segno di quella visita... come la bandiera
americana sulla luna, quantomeno fuori posto.

io aspetto... paziente
prima o poi passerai di qua
prima o poi mi attraverserai lo sguardo
e allora non ti accorgerai di nulla
davvero
ti prometto che non ti farà male

13 gennaio 2007

il credo del guerriero

non ho genitori:
ho fatto dei cieli e della terra i miei genitori.
non ho casa:
ho fatto della consapevolezza la mia casa.
non ho vita nè morte:
ho fatto del respiro la mia vita e la mia morte.
non ho poteri divini:
ho fatto del'onestà il mio potere divino.
non ho messo:
ho fatto della comprensione il mio messo.
non ho segreti magici:
ho fatto del carattere il mio segreto magico.
non ho corpo:
ho fatto della pazienza il mio corpo.
non ho occhi:
ho fatto dei lampi di luce i miei occhi.
non ho orecchie:
ho fatto della sensibilità le mie orecchie.
non ho arti:
ho fatto della prontezza i miei arti.
non ho strategia:
ho fatto della "liberazione dall'offuscamento" la mia strategia.
non ho progetti:
ho fatto del "afferrare al volo l'opportunità" il mio progetto.
non ho miracoli:
ho fatto della giusta-azione il mio miracolo.
non ho principi:
ho fatto dell'adattabilità a tutte le circostanze il mio principio.
non ho tattiche:
ho fatto della pienezza e della vacuità le mie tattiche.
non ho talenti:
ho fatto dell'intelligenza pronta il mio talento.
non ho amici:
ho fatto della mia mente il mio amico.
non ho nemici:
ho fatto della noncurnza il mio nemico.
non ho armatura:
ho fatto della benevolenza e della rettitudine la mia armatura.
non ho castello:
ho fatto della mente inamovibile il mio castello.
non ho spada:
ho fatto dell'assenza dell'ego la mia spada.

anonimo samurai, XIV secolo

12 gennaio 2007

l'infinito

avete mai fatto caso che l'unica cosa che
l'uomo può ipotizzare infinita sia lo spazio?
escludo ovviamente tutto ciò che è astratto,
o sentimento, concetto... le idee possono
essere infinite, ma se parliamo di cose tangibili
per forza dobbiamo già uscire dal nostro
pianeta, essendo esso finito.
dico poi ipotizzare, perchè non siamo in grado
di accertarcene, possiamo solo prendere in
considerazione la possibilità...
ma se effettivamente lo fosse, allora
sarebbe la più grande dimostrazione che l'infinito
non esiste, dato che lo spazio è fatto di vuoto...
vuoto... assenza di materia... cioè un grandissimo
"non" davanti all'ipotesi dell'infinito.
sarebbe come dire che una cosa esiste
perchè non esiste.
ma se l'infinito non esiste, ad un certo
punto, lo spazio finisce.
e bastano due nozioni di fisica,
o anche solo una siringa per capire che
se ad un certo punto tutto questo vuoto
finisse, dovrebbero esserci per forza delle
enormi pareti a tenuta stagna...
senno il vuoto si riempirebbe.
siamo delle cavie da laboratorio
messe a correre in un
labirinto troppo grosso...
siamo solo criceti...
e la terra è la nostra ruota.

11 gennaio 2007

e così anch'io ho ceduto...

e pensare che avevo resistito fin'ora...
20 anni... e davvero, vivevo bene lo stesso.
ma alla fine anch'io mi sono convinto.
ad essere sincero devo ancora decidere bene
che tipo di blog sarà il mio... ho molte più idee
negative che positive. nel senso che so che
aspetto non voglio che assuma, quali sensazioni
non deve assolutamente trasmettere.
ma bando alle ciancie... stiamo per entrare
nella famosa zona creativa, quella parte del
bicchiere che va da quando cominci ad aver
necessità di fumare di continuo alla fine dello stesso.