12 settembre 2007

il credo del vespista

citando un amico (ed anche un pochetto full metal jacket):
http://pravdatorino.spaces.live.com/

Questo è la mia vespa. Ce ne sono tante come lei, ma questo è la mia. La mia vespa è la mia miglior amica, è la mia vita. Io debbo dominarla come domino la mia vita. Senza di me la mia vespa non è niente; senza la mia vespa io sono niente. Debbo saper schivare il pedone, debbo sgommare meglio del mio nemico che cerca di superare me, debbo aprire il gas io prima che lui sgommi in faccia (a) me e lo farò. Al cospetto di Dio giuro su questo credo. La mia vespa ed io stesso siamo i difensori del culto, siamo i dominatori dei nostri nemici, siamo i salvatori della nostra vita e così sia, finché non ci saran più scooter ma solo vespe. Amen.

3 commenti:

Ciofo ha detto...

Qualche giorno fa ho usato la mia piccola e i suoi carburatori a doppio corpo...al semaforo gli automobilisti, informi come le loro scatole di latta, mi guardavano con un misto di simpatia e malcelata compassione. Era per il vistoso dondolio del lungo cofano blu scuro al minimo. Poi la luce, la prima, la vasca del massimo...e son state solo più strade e manometri dell'olio. Ho incontrato una 125 ET3 passata la salita. Non sono un vespista, mi ammazzerei là sopra; alla prima curva dichiarerei il mio eterno amore ad un platano. Ma a morte gli scooter, macchine senza un cuore, già segnate dal riciclo dei metalli. Lunga vita al fumo grigio dalla marmitta!

Anonimo ha detto...

e così sia.

Anonimo ha detto...

Il fatto di non avere una vespa in questo momento mi rende triste perchè significa che io non potrò mai provare ciò che provate voi POPOLO DELLA VESPA!!!
Credo di odiarvi... si... mi sa di si...vi odio per quel senso di libertà che provate ogni volta che accendente la vostra fedele compagna!!!!

ola Gor