
ma da quanto tempo non scrivevo! più o meno lo stesso da cui non leggevo un giornale... oggi l'ho fatto, leggere il giornale intendo, e sinceramente non credo di essermi perso molto. non commenterò nessun articolo, ne esprimerò il mio parere su nessuna questione in particolare... solo son rimasto scioccato, allibito. da sempre piove merda, ma sta decisamente aumentando, quantomeno diventando più densa. la cosa peggiore è che non è lasciata neanche la possibilità di rispondere obbiettivamente, di fare una critica costruttiva. gli articoli fanno riferimento a fatti reali supportati da concetti inesistenti. una trappola costruita abilmente per tutte quelle persone che (mosrando una purezza, ingenuità, inandatta all'epoca odierna) ancora credono sia possibile capire, sapere, "cambiare delicatamente"... se si cede alla tentazione di commentare i fatti si danno per scontati i concetti che li supportano, non accorgendosi che la vera piaga risiede in essi. è come se ci fosse uno specchio che punta su un'altro specchio, e questo su un altro ancora, per distogliere lo sguardo da ciò che realmente succede... questo è il vero oppio dei popoli dei nostri giorni... stiamo giocando ad un gioco costruito per farci credere che sia la realtà, mentre lei se ne sta bellamente in disparte lasciata nelle grinfie di chi non la dovrebbe neanche poter vedere da lontano. la politica, la cronaca, i problemi che vengono sottoposti alla nostra attenzione sono lo scudo dietro cui si nasconde chi non vuole essere visto.
se guardiamo nello specchio non saremo più in grado di capire dove va il nostro sguardo, fatto rimbalzare mille volte in direzioni che portano solo a vicoli ciechi. cerchiamo invece la linea retta che passa in mezzo a tutto ciò, senza però toccarlo. in fondo a questa linea sta il vero nemico, che da dietro ad una scrivania piena di bottoni controlla le angolazioni, gestisce i rimbalzi...
3 commenti:
buona analisi.
preoccupante,perchè sufficientemente reale.
ma nn credo si possa parlare di nemici/o.
non lo so,penserò e approfondirò e ti dirò.
secondo me e` importante capire e sapere per cambiare...altrimenti come e cosa si cambia? ma nel cambiamento la delicatezza non esiste...o si cambia o no...e il cambiamento e` comunque traumatico, come un lancio di una pallonata che attraversa una palestra e, senza toccare nessuno, becca una piovra mitologica in piena faccia...e la tira giu`...
tranquilli, tranquilli...li tiriamo giu` tutti...e useremo i pezi rotti dei loro specchi per sgozzarli...
uniquique suum...
ce la faremo!
ehehe... tu come sempre usi metafore leggere! per quanto apprezzi le citazioni che mi riguardano
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