29 maggio 2010

Toqueville "La democrazia in America" 1831

"isolati e dissociati gli uni dagli altri, indifferenti al destino della collettività e della patria, totalmente assorbiti nella cura dei propri affari e nella ricerca dei piccoli e volgari piaceri con cui si saziano il loro animo, gli individui democratici non solo gli appaiono propensi a sopportare l'eventualità che al di sopra di loro si erga un potere immenso e tutelare, simile all'autorità paterna se, come questa, avesse lo scopo di preparare l'uomo all'età virile, mentre non cerca che di arrestarlo irrevocabilmente all'infanzia; a giudizio di Toqueville essi possono addirittura giungere a considerare un simile dispotismo come un vantaggio, nella misura in cui l'attività "provvidenziale" del sovrano li potrebbe esonerare da ogni responsabilità publica consentendo loro di immergersi totalmente nei propri spazi privati. Tanto più che questa specie di servitù ben ordinata, facile e tranquilla potrebbe combinarsi con qualche forma esteriore di libertà, e che non le sarebbe impossibile stabilirsi all'ombra stessa della sovranità popolare assumendo i tratti di una sovranità della maggioranza."
(Toqueville "La democrazia in America" 1831)